14.08.2008 Vigilia dell’Assunta 

 

Dice Maria Santissima:

-Figliolini Miei diletti, quanto vi Amo.

Voi non potete comprendere quanto grande sia il Mio Amore per ognuno di voi.

Io sempre sto davanti al Padre e incessantemente vi presento al Suo Cuore e intercedo per voi. Io sono vostra Madre e vi ho accolto come figli nel momento di massimo dolore: proprio mentre voi avevate inchiodato il Mio Gesù sulla Croce.

Gesù vi ha consegnati a Me, perché vi custodissi come figli nel Mio Cuore. Perché vi amassi come avevo amato Lui.

In quel momento ho compreso la Mia Missione: Io ero con il Mio Gesù tutta offerta al Padre per voi. Per il vostro riscatto, per la vostra liberazione.

In quel momento Io vi generavo come figli, perché vi accoglievo nel Mio Cuore Immacolato e vi presentavo al Padre.

Anche Io dicevo -Padre, perdonali, perché non sanno-

Ho amato il vostro cuore, ho amato la vostra debolezza; ho visto tutta la vostra nudità e povertà e la Tenerezza, una Tenerezza Infinita è emersa nel Mio Cuore; vi ho avvolti nella Mia Tenerezza, vi ho fasciati con la Mia Compassione, vi ho riscaldati con il Mio Sospiro d’Amore.

In quel momento ho compreso perché mi avreste venerato come “ Porta del Cielo”.

Io ero stata la Porta che aveva accolto la Salvezza. Io avevo aperto la Porta del Mio Cuore a Dio Padre, perché si compisse in Me l’Opera Grande della Incarnazione del Verbo di Dio.

Con il Mio Sì a Dio Padre, Sì che ho detto all’Angelo, Dio è venuto a prendere possesso di Me, si è impiantato in Me.

Ed Io vi ho donato Gesù.

La porta del Mio Cuore si era aperta alla Sua Volontà, docile, dolce, sottomessa, beata.

Quali sussulti dolci dell’Anima Mia.

Indescrivibili: il Mio Seno conteneva Dio.

Un Dio Bambino, ancora informe, in Me prendeva vita umana; aveva il Mio Sangue, respirava con il Mio respiro.

Io ho gioito come tutte le mamme, più di tutte le mamme.

Ho trepidato anche.

Che ne sarebbe stato di Questo Bambino?

E di Me?

Oh! Io poco contavo!  Ma Lui.  Lui no  Lui era Dio  il Dio con noi il Dio in mezzo a noi.

L’Emmanuele che si era fatto uomo, aveva preso una carne umana, in tutto si era fatto uno di noi.

Eppure era Dio.

Lo contemplavo e gioivo nel vederlo crescere in età sapienza grazia.

E allontanavo, ricacciavo lontano dai Miei pensieri, l’idea della Croce.

Ma Gesù, Mio Divino Maestro, mi ha insegnato che la Croce era inevitabile: per questo Lui era venuto in Me e nel mondo.

Per essere la  Porta del Cielo.

Lui la Porta.

Ma perché quella Porta si aprisse occorreva che il Suo Cuore si aprisse e travasasse nel mondo Tutto il Suo Contenuto Prezioso.

E’ con l’Offerta del Sangue del Mio Gesù che la Porta si è aperta.

Io sono Porta del Cielo, perché ho accolto sotto la Croce, di portarvi. Ho così contribuito ad aprire Quella Porta.

Io sono “Porta del Cielo”, perché da lì, sotto la Croce, voi siete nel Mio Cuore ed Io vi sono Madre.

Io con il Mio Amore Materno vi seguo, vi riprendo, vi indirizzo, vi guido, trepido per voi.  Vi chiamo alla conversione. Vi prendo per mano e vi conduco fino nel Cuore del Mio Figlio.

Io, come Madre, vi genero come figli: preparo il vostro cuore all’incontro.

Suscito sentimenti di desiderio, di ascolto, di pentimento, di perdono in voi.

Io vi stringo al Mio Cuore e vi accarezzo, proprio come fa una Madre. E vi benedico e prego incessantemente per voi.

Io vi affianco i Miei Angeli, perché vi sostengano, vi guidino, vi illuminino.

E vi metto accanto gli Angeli della Terra.

Ognuno di voi trova in ogni occasione un cuore aperto all’ascolto, un cuore pronto ad accoglierlo e ad amarlo. Non siete mai soli, perché Io stessa veglio su ciascuno di voi e faccio in modo che siate consolati e guidati.

Io vi Dono, poi, i Miei figli sacerdoti diletti, che vi amino e vi donino tutta la Misericordia di Dio Padre e il Suo Perdono.

Amate tanto i Miei figli sacerdoti e offrite per loro sacrifici e preghiere. Essi sono tanto bersagliati da ogni parte. Senza il vostro amore il loro cuore si spegne e diventa triste. Amateli di un amore grande, puro, casto. Vedete in loro l’immagine del Mio Gesù che accarezza, consola, perdona, si dona. Essi sono i figli che prediligo e li pongo come corona tutti attorno a Me. Essi sono la Mia grande consolazione.

Non guardate alla loro debolezza umana, se anche qualcuno di essi cade, con il vostro amore possono rialzarsi, con la vostra preghiera possono diventare santi.

Pensate, invece, alla grandezza del loro ministero, come attraverso essi, voi potete ancora partecipare del Corpo e Sangue di Mio Figlio Gesù e come voi partecipate al tripudio di tutto il Cielo durante la Celebrazione della Santa Eucaristia.

La Santa Messa è il momento più alto della Vita della Chiesa, è la liturgia più completa.

In Essa c’è Tutto l’Amore del P. F. SS. che si dona a voi, attraverso il Sacrificio del Mio Figlio Gesù.

Privilegiate la Santa Messa e unitevi alla Liturgia del Cielo: mai come in quel momento tutto il Cielo è presente e in Comunione con voi.

Contemplate. Pregate. Benedite.

Vi Benedico. Vi Amo.